sabato 15 maggio 2010

Andrò a Madrid

Tornare a viaggiare, un anno dopo la grande paura di morire. Ora è solo il grande sogno, quello di seguire la squadra del cuore nella sua impresa più grande, assieme agli altri tifosi a rotelle, insieme a tutti gli altri camminanti. Un viaggio quasi simbolico, il recupero della gioia di vivere. Un anno dopo, tutto è cambiato. In meglio.
Io e la mia compagna, lasciando il gatto Ibra in buone mani, Andremo a Madrid, e ci saremo al Santiago Bernabeu, non sarà facile arrivare, non sarà facile, ma ce la faremo. Per ora il blog riprende da qui. Poi scriverò di più, me ne sono ricordato solo adesso, ho riletto ciò che scrivevo dall'ospedale. Ovviamente non sono stato eletto, ma non è un problema.
Ora andiamo a Madrid.

martedì 26 maggio 2009

Torno a combattere...dall'ospedale

Ringrazio tutti per l'affetto e la partecipazione alla mia disavventura di salute. Un delicato e imprevisto intervento chirurgico mi ha tenuto lontano dalla campagna elettorale proprio nel momento più importante. Spero in breve tempo di tornare alla normalità. Intanto noto la qualità e lo spessore dei contenuti della nostra lista a sostegno di Penati, pieni di concretezza e di visione strategica dello sviluppo della Provincia in direzione dell'area metropolitana. Siamo proprio una lista di progetto e si vede, specie se ci si confronta con il vuoto e la superficialità delle proposte provenienti dal centrodestra. In particolare nel campo che maggiormente mi compete, ossia i servizi alle persone con disabilità, è del tutto evidente come la Provincia guidata da Penati abbia raggiunto risultati di eccellenza a partire dal servizio cruciale di agevolazione all'inserimento lavorativo, ma non solo. Il punto è che bisogna mantenere ferma la centralità della persona e i suoi diritti, come previsti dalle leggi e soprattutto come definiti dalla Convenzione Onu recentemente approvata e fatta propria anche dal Consiglio Provinciale. Le politiche sociali non sono qualcosa di settoriale e di ghettizzante, ma devono riguardare e innervare l'intero sistema delle scelte strategiche per l'area metropolitana, dalla mobilità alle infrastrutture, dall'istruzione allo sport. Occorre un pensiero complessivo e di squadra, che esalti le competenze e le possibilità di intervento in ogni campo. Il nuovo welfare ambrosiano è anche considerare le persone come risorse e non come problemi o pesi da accollarsi. Ma tutto questo la rete delle associazioni, del volontariato, delle imprese sociali, lo sa bene, e sono certo che al momento del voto non farà mancare un apporto decisivo.

 

sabato 25 aprile 2009

Alla scoperta del territorio

Una campagna elettorale è divertente perché ti mette giocoforza a contatto con persone che non avresti forse mai incontrato. Ecco perché, al di là della campagna virtuale, sul web, attraverso questo blog, attraverso il sito della lista Penati, attraverso il mio profilo su facebook, comincerò a girare il collegio che mi è stato assegnato. E' una zona di Milano stretta e lunga, che va da Lambrate a viale Corsica, al suo interno il Politecnico, alcuni ospedali importanti, l'Istituto dei Tumori, la Mangiagalli, ma anche in via Piranesi la sede del Coni e quindi del Comitato Paralimpico. Una zona fittamente abitata ma anche frequentata per ragioni di studio e di lavoro da non residenti. Uno spicchio di Milano fra il centro e la periferia, dunque con tutte le contraddizioni e le difficoltà di una metropoli che fatica a costruire sintesi e identità condivisa. Osserverò le strade, la gente, parlerò e ascolterò. Mi piacerebbe incontrare amici. Chiunque pensi di abitare in questo territorio mi scriva, e se ha voglia, mi dia una mano. Buon 25 aprile a tutti.

martedì 21 aprile 2009

Qui comincia l'avventura

Non so se alla fine della campagna elettorale sarò eletto consigliere della Provincia di Milano. Ci spero. Per due motivi. Il primo è che se sarò eletto vorrà dire che Filippo Penati è riuscito a vincere la sua battaglia e così il centrosinistra potrà continuare a lavorare nel modo positivo che ho conosciuto in questi ultimi anni, soprattutto nelle materie che mi stanno a cuore, quelle del welfare, della disabilità, dei servizi alla persona, della mobilità metropolitana. Il secondo motivo è che potrei finalmente mettermi alla prova in un momento importante e delicato della mia vita, quando cioè, a 56 anni, si è consapevoli di avere accumulato esperienza, un po' di saggezza e di buon senso, una vasta rete di conoscenze e di contatti di solidarietà, e si vorrebbe restituire alla società qualcosa di buono, di positivo, di concreto.
So che sarà difficile, perché oggi la politica è difficile e incompresa. Perché l'onda moderata di consenso al centrodestra è forse al suo massimo. Perché la Provincia, nonostante il buon lavoro, è conosciuta poco, specie in quelle attività che sono di fondamentale interesse per me. 
Mi sento però un cavaliere a rotelle, e affronterò questa avventura con lo spirito di un cavaliere errante, girerò nel collegio e nel web, ascolterò le persone, parlerò, mi divertirò.
Questo luogo è aperto a tutti, ma proprio tutti. Scrivetemi, datemi una mano.